30 domande a... WhoMadeWho
 

di: Fabio De Luca




WhoMadeWho sono una delle esperienze più appaganti che vi potrà capitare di sperimentare quest’anno in materia di funk che incontra il punk e di morbidezze disco adagiate su nervosismi e spigolosità sotto cui covano l’anima e lo spirito (e la elementare strumentazione chitarra/basso/batteria) della vecchia surf-music californiana. Il loro omonimo disco di esordio è uscito il mese scorso per la Gomma di Monaco di Baviera, ed abbiamo pensato di sottoporre Tomas Barfod - il batterista e ideologo della band - ad una variante del celebre "Questionario di Marcel Proust". Trenta domande - direbbe Gigi Marzullo - "per conoscere, per conoscersi, per saperne di più sui WhoMadeWho"...

01. Qual’è il primo disco che ricordi di aver comprato da bambino?

Quello di un orribile chitarrista danese chiamato Mikkel Nordsøe.

02. E il primo disco che ti ha fatto venire il desiderio di suonare e formare una tua band?

Ero un po’ un jazzofilo quand’ero più giovane... quindi direi We Want Miles di Miles Davis.

03. Vi chiama McDonald’s chiedendo di poter usare Empty Room come musica della prossima campagna pubblicitaria: più felici o preoccupati?

Mi rendo conto che la nostra credibilità di strada sarebbe in grave pericolo, ma i milioni che mi entrerebbero in tasca riuscirebbero a farmi felice, credo...

04. Quanti e quali lavori "normali" avete fatto prima che la Gomma vi scoprisse e facesse di voi le superstar straricche che siete ora?

Come chiunque tenti di fare qualcosa di "creativo" nella vita anche noi a periodi abbiamo dovuto accontentarci di lavori di merda... Io per molti anni ho avuto la scusa che ero studente, poi mi sono mantenuto facendo il dj e con piccole produzioni musicali, quindi in realtà non ricordo quale sia stato l’ultimo lavoro "vero" che ho fatto...

05. Beatles o Rolling Stones?

Rolling Stones. Sono più rock’n’roll, ed hanno scritto Miss You, una delle linee di basso più funky di tutti i tempi...

06. Duran Duran o Spandau Ballet?

Duran Duran, assolutamente. Specie le prime cose.

07. 2Many DJs o The Glimmers?

Questa è difficile... non posso scegliere, sono un fan di tutti e due!

08. Voi arrivate dalla Danimarca: cos’é che un visitatore straniero dovrebbe assolutamente vedere lì?

Christiania, la libera comune hippy di Copenhagen. E’ un vero pezzo della storia danese: ci puoi trovare gli ultimi veri hippies, ristoranti salutisti e cani che girano liberamente. Il nostro governo "liberale" da tempo sta cercando di ripulirla un po’, quindi fate in fretta finchè c’è ancora!

09. Quali club bisogna assolutamente visitare in Danimarca?

Il "Vega" a Copenhagen ha un grande soundsystem e uno splendido arredamento. Poi c’è il "Rust", che è piccolo e funky (ed io sono dj-resident...).

10. Chi è il più famoso dj danese?

Non ne ho idea! C’è questo produttore chiamato Trentemøller che è super-hyped al momento, ma non fa il dj. Forse il più famoso è Rune RK aka Artificial Funk, ma non lo chiamerei una superstar...

11. Un paio di anni fa i Chemical Brothers hanno intitolato una loro traccia Denmark: avete intenzione di restituire il favore intitolando una vostra traccia England?

Chissà... forse, o forse no!

12. Dateci tre buone ragioni per cui una persona dovrebbe comperare il vostro album anzichè scaricarlo da Soulseek...

1) perchè non sarebbe corretto verso noi onesti lavoratori della scena indie: se proprio dovete scaricare, scaricate Britney Spears. 2) perchè un vero cd è meglio di un mucchietto di file di dati. 3) perchè scaricare per risparmiare soldi è da pezzenti, e in più la mia Mercedes ha bisogno di cerchioni nuovi...

13. Quali sono le richieste che mettete sul rider quando suonate in giro?

Dark Havana rum.

14. Da 1 a 10 quant’è noioso per voi essere classificati come "funk-punk"

5, perchè è un cliché. Ma d’altro canto la gente ha bisogno di categorizzare la musica, anch’io lo faccio...

15. Ho letto una recensione nella quale vi si paragonava a Jean & Dean, gli eroi del surf-rock anni Sessanta. Forse un po’ meno noioso che essere definiti "funk-punk", no?

A dire il vero non conosco Jean & Dean, ma so per certo che il surf è uno dei generi che ci ispirano, insieme alla new-wave, il rock anni Settanta, l’italo-disco e l’underground NY disco...

16. Che giornali leggi?

Vice è sempre divertente, anche se in passato forse lo era di più. NME perchè ogni tanto mi piace aggiornarmi su quello che succede nella scena rock. Un quotidiano danese chiamato Weekend Avisen, per i suoi lunghi, stimolanti articoli di politica e cultura. E poi i-D, che è un classico della cultura pop.

17. Un libro che ci aiuti a capire meglio il mondo attorno a noi?

Non sono un gran lettore, ma direi Last Night a DJ Saved My Life di Bill Brewster e Frank Broughton. Dopo averlo letto si vede la club-culture in tutt’altra prospettiva.

18. Avete fatto delle cover di Satisfaction di Benny Benassi e Flat Beat di Mr.Oizo: la prossima sarà Everybody di Martin Solveig?

No.

19. Davvero: credo che potreste tirarci fuori una grande cover!

Si, ok, ma ci sono talmente tante altre tracce interessanti...

20. Liberi di sognare, che artista vorreste facesse una cover di un vostro pezzo?

I Foo Fighters.

21. Qual’è il disco che vi trascina infallibilmente sul dancefloor?

The Power degli Snap, oppure It Rough di Headman nel remix dei Chicken Lips.

22. Cher vi chiama dicendo che vorrebbe che le produceste il prossimo album: le date una chance e almeno ascoltate i suoi demo?

Se fosse la Cher di prima di If I could Turn Back Time, di sicuro... Ma se ci garantisse il totale controllo sul progetto e un sacco di soldi, tutto sommato noi siamo sempre in vendita...

23. Cinque minuti dopo chiama Jennifer Lopez e vi offre il doppio dei soldi di Cher: che fate?

Possiamo accontentarci dei soldi di Cher... e J-Lo non è esattamente la nostra cantante preferita.

24. Il tuo show televisivo preferito?

Dovresti chiederlo a Jeppe...

25. Lo show televisivo preferito di quando eri bambino?

Paperino, e in generale i personaggi di Walt Disney, anche se prima della tv via cavo non è che la tv danese li facesse vedere così spesso...

26. Dovessi mai incontrare di persona Bono degli U2, cosa gli chiederesti?

Perchè porti quegli orribili occhiali?

27. Qual’è la persona più famosa nella memoria del tuo telefonino?

Direi Erol Alkan, che non è esattamente famoso, il che forse vuol dire che non faccio parte del jet-set internazionale...

28. E’ vero che il batterista è quello che si fa più ragazze di tutti nella band?

Non nel mio caso, visto che sono sposato con figli...

29. Abbiamo quasi finito: per caso volete farmi voi una domanda, per cambiare?

No?

30. L’ultima domanda: chi ha fatto chi?

Non lo sa nessuno...

(da: Hot, ottobre 2005)




WhoMadeWho
WhoMadeWho
(Gomma/Family Affair)
voto: 4,5/5

Chitarra, basso e batteria. Ci si è costruita la leggenda del rock’n’roll su questa sacra triade, e per quanto invaghiti di laptop e campionatori periodicamente si torna inevitabilmente a magnificarne l’essenzialità e la straordinaria completezza, quasi che le possibili combinazioni di suono ancora non fossero esaurite. E in effetti: fare un disco classificabile come "dance" contemporanea usando la stessa strumentazione che avrebbero usato Jan & Dean in California nel 1964? E’ pazzesco, ma è esattamente quello che hanno fatto i WhoMadewho, trio danese rapidamente liquidato come costola del fenomeno "funk-punk" giusto perchè il loro approccio è quello caotico e aggrssivo della New York a cavallo tra punk e new-wave. In realtà sotto sotto cova l’anima del surf anni Sessanta, quello più oscuro e proto-punk. Dei Talking Heads per questi tempi di crisi. [Fabio De Luca]

(da: La Repubblica XL, settembre 2005)