Gabrielle Drake: Pink Moon(base)
 

di: Fabio De Luca




Nick Drake: la voce più sensibile del rock acustico inglese d’inizio anni Settanta. In occasione dell’uscita di Made To Love Magic, antologia di versioni "alternative" del suo repertorio, la sorella di Nick - Gabrielle - ha accettato di ricordare brevemente il fratello. Un curioso incrocio, visto che Gabrielle Drake è un’icona totale tra chi è cresciuto con la tv degli anni Settanta: era il tenente Gay Ellis nella leggendaria serie televisiva U.F.O., ovvero una delle "ragazze con i capelli viola" su Base Luna...


Lei attrice, Nick musicista: si direbbe che la vostra famiglia abbia incoraggiato la vostra vena artistica...

È così. Nostro padre era un ingegnere ma amava la musica ed ha scritto un paio di brevi storie, anche se non le ha mai pubblicate. La nostra casa era piena di libri e dischi, e c’era un piano che nostra madre suonava ogni sera. Erano tutti e due molto sensibili riguardo all’arte, e ci hanno sempre lasciato seguire le nostre inclinazioni. Da bambina io ho preso lezioni di piano, ma non mi piaceva molto esercitarmi. A differenza di Nick non credo di avere avuto un particolare talento per la musica. Nick già da bambino componeva piccole canzoni!

È vero che a diciott’anni Nick ha conosciuto i Rolling Stones ed ha anche suonato insieme a loro?

È vero. Era in vacanza in Marocco con un suo amico, e per caso si sono trovato nello stesso posto. Il suo amico, che aveva la faccia molto più tosta di Nick, si è presentato ed ha detto che Nick era un chitarrista e che avrebbero dovuto ascoltare come suonava. Così hanno effettivamente suonato assieme, hanno fatto una specie di session. Poi non si sono mai più rivisti, ma ho una lettera molto divertente di Nick in cui mi ricorda di quell’esperienza!

La vostra famiglia non ha mai accettato l’archiviazione della morte di Nick come suicidio...

Nostra madre non ha mai voluto avvallare la tesi del suicidio, ed è comprensibile dal punto di vista di un genitore. Io invece ho sempre detto che ero convinta si fosse trattato di suicidio anche se probabilmente non è stato premeditato, è stata una decisone presa sull’onda di un picco di depressione. Davvero: pensare che la morte di Nick possa essere stata solo uno stupido errore, quello sì mi farebbe impazzire. Ciò che invece ha confortato nostra madre negli anni è stato vedere come ragazzi molto giovani si recassero spesso nella nostra casa di famiglia a Tanworth-In-Arden come in un pellegrinaggio per vedere "il luogo dove era crescito Nick". Li sentiva un po’ come figli suoi, e spesso li ha sfamati e ospitati se non avevano un luogo dove andare a dormire...

Nick ha mai visto i telefilm di U.F.O. nei quali lei recitava? Ne avete mai parlato?

Sicuramente li ha visti perchè entrambi seguivamo tutto quello che faceva l’altro. Però eravamo anche molto riservati, specialmente Nick. Dunque no, non mi ha mai detto cosa pensasse del mio ruolo su Base Luna...

(da: Rolling Stone, agosto 2004)